ࡱ> XZWM 7bjbj==.tWW3ldddddddx xY2$ rdddddjrTdd @)x*,)0Y: xxddddNorme CONI (approvate dalla G.E. del CONI con deliberazione n 851 del 15 luglio 1999) 1 - Scopo e campo di validit Le presenti norme hanno lo scopo di individuare livelli minimi qualitativi e quantitativi da rispettare nella realizzazione di nuovi impianti sportivi, ovvero nella ristrutturazione di quelli esistenti. Sono soggetti alle presenti norme tutti gli impianti sportivi destinati alla pratica di discipline regolamentate dalle Federazioni sportive nazionali e dalle loro affiliate, ovvero ad attivit propedeutiche, formative e di mantenimento di tali discipline. Gli impianti sportivi dovranno essere conformi: alle norme di Legge che sotto qualsiasi titolo regolano la loro progettazione, costruzione ed esercizio, con particolare riferimento a quelle di sicurezza, igiene, superamento delle barriere architettoniche, ecc.; ai regolamenti delle Federazioni sportive nazionali e internazionali, in relazione al livello di attivit previsto, sia per quanto attiene le caratteristiche dimensionali, costruttive ed ambientali degli spazi destinati alla pratica sportiva, che per la dotazione e le caratteristiche delle attrezzature fisse e mobili; alle presenti norme. Per quanto espressamente previsto dai regolamento delle Federazioni Sportive, le relative prescrizioni sono prevalenti rispetto alle presenti norme. Gli impianti destinati allo svolgimento di attivit organizzate dalle Federazioni Sportive Nazionali dovranno essere omologati dalle Federazioni medesime in conformit ai rispettivi Regolamenti tecnici. Eventuali deroghe alle presenti norme potranno essere autorizzate solo nel caso di particolari situazioni o destinazioni. In particolare tali deroghe sono applicabili per gli impianti nel seguito indicati come "impianti di esercizio", quando sussistano oggettive limitazioni delle possibilit di intervento in relazione a situazioni preesistenti. La rispondenza alle presenti norme, con le eccezioni sopra richiamate, risulta vincolante per l'emissione da parte del CONI dei pareri tecnici previsti dalla legislazione vigente. Ulteriori indicazioni relative ad impianti per attivit propedeutiche a quelle sportive, anche in relazione ai criteri di riferimento per la loro pianificazione territoriale, saranno oggetto di apposita normativa aggiuntiva. Per gli spazi complementari finalizzati all'organizzazione sportiva ed alla preparazione atletica specialistica, di cui al successivo punto 2, valgono le indicazioni delle Federazioni Sportive; detti spazi saranno pertanto dimensionati in relazione alle specifiche esigenze ed al piano di utilizzazione previsto. Nel seguito si far riferimento ai seguenti termini: "Atleta": colui che esplica l'attivit sportiva di qualsiasi livello; "Impianto sportivo": il luogo opportunamente conformato ed attrezzato per lo svolgimento dell'attivit sportiva. Comprende, in linea di massima, le parti funzionali di cui al successivo punto 2; per la definizione essenziale la presenza dello spazio di attivit. "Pubblico spettatore": costituito da coloro che assistono allo svolgimento della pratica sportiva in spazi all'uopo destinati e che non possono accedere allo spazio di attivit sportiva. "Manifestazione sportiva" il periodo di svolgimento di una pratica sportiva che prevede la presenza di pubblico spettatore. 2 - Caratteristiche degli impianti sportivi Gli impianti dovranno essere realizzati ed attrezzati in modo da consentire lo svolgimento della attivit sportiva, in condizioni di igiene e sicurezza per tutti gli utenti (atleti, giudici di gara, personale addetto, spettatori) secondo le esigenze connesse al livello di pratica previsto. In generale, gli impianti sportivi sono caratterizzati dalle seguenti parti funzionali: spazi per attivit sportiva (campi, piste, vasche..., relativi percorsi); servizi di supporto (spogliatoi ed annessi, pronto soccorso, deposito attrezzi, uffici amministrativi, parcheggi..., relativi percorsi); impianti tecnici (idrosanitario, riscaldamento, refrigerazione, ventilazione, illuminazione, emergenza. segnalazione, depurazione...); spazi per il pubblico (posti spettatori, servizi igienici, posto di pronto soccorso, parcheggi..., percorsi). Possono essere previsti inoltre spazi complementari finalizzati all'organizzazione sportiva ovvero alla formazione atletica, quali ad esempio: sedi di societ o Federazioni, aule didattiche, laboratori, sale di riunione, foresterie, uffici vari e simili. Ferma restando la definizione di impianto sportivo di cui al precedente punto 1, detti spazi potranno essere realizzati anche indipendentemente dagli spazi di attivit sportiva. Possono altres essere previsti spazi complementari per ristoro, attivit ricreative o commerciali con relativi annessi, non necessari allo svolgimento delle attivit o delle manifestazioni sportive ma opportuni in relazione alla gestione dell'impianto. L'ubicazione e la modalit di utilizzazione di tali spazi dovr essere opportunamente correlata a quella degli spazi destinati all'attivit sportiva onde assicurare le necessarie integrazioni ovvero l'assenza di interferenze. 10.2 - Impianti natatori Le prescrizioni che seguono sono riferite sia agli impianti al chiuso che, per quanto applicabili, a quelli all'aperto. 10.2. 1 Vasche nuotatori (per attivit previste dalla Federazione Italiana Nuoto) Le caratteristiche dovranno essere conformi alle specifiche tecniche della Federazione Italiana Nuoto ovvero alle norme FINA, in relazione al tipo ed al livello di attivit previsto. Perimetralmente le vasche, almeno sui lati lunghi, dovranno essere dotate di canalette di raccolta delle acque di tracimazione distinte ed indipendenti dai sistemi di smaltimento delle acque di lavaggio del vano vasche. Nel caso di ristrutturazioni potranno essere mantenuti sistemi diversi di tracimazione nei limiti previsti dalle norme igieniche. La temperatura dell'acqua delle vasche non dovr essere inferiore a 24C (preferibili 26-28C). Per le competizioni dovranno essere adottate le temperature previste dalle norme FIN e FINA. 10.2.2 - Vasche non nuotatori (avviamento al nuoto - bambini) Le caratteristiche dimensionali verranno stabilite in relazione al tipo di attivit; dovranno essere previsti sistemi di raccolta delle acque di tracimazione analoghi a quelli delle vasche nuotatori. La temperatura dell'acqua delle vasche non dovr essere inferiore a 26C (preferibili 28-29C). 10.2.3 - Piano vasche L'accesso al piano vasche dovr avvenire tramite passaggio obbligato non eludibile, conforme alla vigente normativa d'igiene, dotato di vasca lava piedi con liquido disinfettante. Il rientro dal piano vasche verso i servizi potr avvenire tramite accesso unidirezionale. I diversi passaggi dovranno essere privi di barriere architettoniche; dovr essere previsto l'ingresso in vasca dei disabili motori. Perimetralmente a ciascuna vasca dovranno essere realizzate banchine di idonea larghezza per garantire la sicurezza degli utenti e la funzionalit sportiva. In ogni caso la distanza minima di ostacoli fissi dal bordo vasca dovr essere non inferiore a m 1.50. Per garantire una sufficiente funzionalit sportiva la larghezza del bordo vasca dovr risultare preferibilmente, non inferiore a: m 2,50 per i lati lunghi e m 4 per quelli corti e per il distacco tra vasche contigue, per le vasche fino a m.33.33; m 3,50 sui lati lunghi e m 6 per quelli corti e per i distacchi tra vasche contigue, per le vasche da m 50. Attorno alle vasche dovranno essere previsti spazi comunque distribuiti ma connessi direttamente agli specchi d'acqua, aventi superficie complessiva non inferiore alla met di quella delle vasche servite. Per assicurare una sufficiente funzionalit sportiva tale superficie dovr preferibilmente essere almeno pari alla superficie delle vasche servite per gli impianti al chiuso ed almeno al doppio della superficie delle vasche servite per gli impianti all'aperto. 10.2.4 - Spogliatoi atleti (bagnanti) I posti spogliatoio potranno essere raggruppati in locali comuni (spogliatoi comuni) o essere del tipo singolo (cabine a rotazione); gli spogliatoi in locale comune non potranno essere utilizzati anche come elementi di percorso di altri spogliatoi. Per ragioni igieniche, gli spogliatoi dovranno costituire elemento di separazione tra i percorsi effettuati in abbigliamento normale (percorsi a piedi calzati) e quelli in abbigliamento sportivo (percorsi a piedi nudi). Saranno inoltre suddivisi per uomini e donne, con separati servizi igienici. docce e percorsi a piedi nudi fino al passaggio obbligato. Il numero di posti spogliatoio dovr risultare non inferiore a 1/9 della superficie, espressa in metri quadrati, delle vasche servite; si consiglia di realizzare almeno il 25%, dei posti spogliatoio mediante cabine a rotazione; ai fini della valutazione dei posti spogliatoio le cabine a rotazione possono essere valutate pari a 1.5 posti spogliatoio. Riduzioni al dimensionamento dei posti spogliatoio, fino ad un massimo del 50%, sono consentite per utilizzazioni in cui il numero di utenti sia inferiore a quello massimo consentito dalle vigenti normative d'igiene per lo specchio d'acqua servito. In ogni caso dovr essere previsto un numero di posti. spogliatoio non inferiore al numero massimo di utenti contemporanei previsto. Gli spogliatoi a servizio delle vasche potranno essere utilizzati anche per altri spazi sportivi accessori dell'impianto piscina (palestre, campi all'aperto...) purch siano soddisfatti i requisiti igienici della separazione dei percorsi verso il piano vasche e la presenza del presidio di bonifica prima dell'accesso al piano vasche medesimo. In caso di contemporaneit d'uso, il dimensionamento degli spogliatoi sar effettuato sommando al numero degli utenti dell'impianto piscina quello degli utenti delle altre attivit. eventualmente ridotto del 50%. In ogni caso dovr essere prevista la fruibilit degli spogliatoi da parte dei disabili. 10.2.5 - Docce atleti Dovranno essere realizzate in apposito locale con accesso dai disimpegni della zona piedi nudi, preferibilmente tramite locale filtro, eventualmente in comune con il locale filtro dei servizi igienici. Dovr essere prevista almeno una doccia ogni 30 metri quadrati di vasche servite. Nel caso di dimensionamento ridotto dei posti spogliatoio. potr essere adottata una corrispondente riduzione delle docce . In ogni caso dovranno essere realizzate almeno n. 2 docce per lo spogliatoio maschile e n. 2 docce per quello femminile di cui almeno una, per ciascuno degli spogliatoi, accessibile ai disabili. 10.2.6 - Servizi igienici atleti Dovranno avere accesso dai disimpegni della zona piedi nudi tramite locale di disimpegno (anti WC). Saranno dimensionati in ragione di almeno un WC ed un orinatoio ogni mq 150 di vasche servite, per gli uomini; di almeno un WC ogni mq 100 di vasche servite per donne. Nei servizi igienici destinati agli uomini, coppie di orinatoi possono essere sostituiti da un WC. Per i lavabi vale quanto gi indicato al punto 8.6.l.Nel caso di dimensionamento ridotto dei posti spogliatoio, potr essere prevista una analoga riduzione nel numero dei WC. In ogni caso dovranno essere realizzati almeno un WC ed un orinatoio per gli uomini e due WC per le donne. Almeno un WC per gli uomini ed uno per le donne, computabili nel numero complessivo occorrente, dovranno risultare fruibili dai disabili. 10.2.7 - Deposito abiti Potr essere realizzato in apposito locale (in comunicazione con la zona piedi calzati, per la consegna delle stampelle e con quella a piedi nudi per il ritiro degli abiti), ovvero costituito da armadietti da posizionare negli spogliatoi comuni (per gli utenti di questi ultimi) o nei disimpegni della zona a piedi nudi (per gli utenti delle cabine singole o degli spogliatoi comuni), ovvero di tipo misto tra i suddetti. In relazione a particolari destinazione dell'impianto potranno essere realizzati anche appendiabiti nei locali spogliatoio comuni, secondo le indicazioni della FIN. Orientativamente il numero complessivo di posti appendiabiti e/o armadietti, dovr essere non inferiore al doppio dei posti spogliatoio serviti. Dovr essere. assicurata la fruibilit da parte dei disabili. 10.2.8 - Deposito attrezzi La superficie sar tale da consentire l'immagazzinamento delle attrezzature mobili; indicativamente consigliabile una superficie di 1/20 di quello delle vasche servite, con eventuale suddivisione in pi unit. 10.2.9 - Spogliatoi giudici di gara/istruttori Il dimensionamento sar effettuato in relazione al tipo ed al livello di attivit svolta; in ogni caso dovr essere previsto almeno un locale per gli uomini ed uno per le donne. Almeno un locale con relativi servizi dovr risultare accessibile ai disabili. 10.2.10 - Impianti di depurazione Dovr essere previsto un impianto di depurazione e di rinnovo dell'acqua delle vasche conforme alle vigenti normative. 10.2.11 - Spogliatoi per il personale Saranno previsti in relazione al tipo ed importanza dell'impianto. Preferibilmente dovranno essere realizzati almeno due locali spogliatoio dimensionati per almeno due posti spogliatoio con relativo WC, doccia e lavabo, fruibili dai disabili motori.  VWu)"!#**V-v-00334456y6677#5B* CJOJQJ\^JaJphB* CJOJQJ^JaJph#6B* CJOJQJ]^JaJph  WuqH_rneF & Fdhd[$ & Fdhd[$ & Fdhd[$dhdh7F )!77dh & Fdhd[$,1h. 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